Durante l’inverno prossimo, la settimana di corso di Italiano si arricchisce di una piacevolissima gita in montagna per tutti coloro che amano la neve. Infatti, a pochi chilometri da Bergamo, circa una sessantina, si trova Foppolo, la più importante Stazione sciistica della Provincia, situata all’estremità della Valle Brembana.
Foppolo fa parte del Comprensorio Bremboski, stazione di livello internazionale e certamente la più nota delle stazioni sciistiche bergamasche e lombarde: offre agli appassionati le sue lunghe Piste da Sci, adatte sia ai principianti che agli sportivi provetti. Foppolo è situata in zona molto nevosa e grazie alla favorevole posizione, l’innevamento si mantiene ottimo fino a primavera inoltrata.
Per una squisita pausa tra una discesa e l’altra, ci potremo fermare alla Terrazza Salomon dove potremo gustare molte prelibatezze tipiche della cucina locale.
L’après-ski è altrettanto interessante dato che ci si potrà divertire sulla pista di pattinaggio o in piscina.
Non dimentichiamo che ci si potrà anche rilassare alle Terme di San Pellegrino sulla via del ritorno verso Bergamo.
Il New York Times ha indicato il Lago d’Iseo come “The place to be”, il luogo da visitare assolutamente, nel 2016.
Il Lago d’Iseo, un piccolo gioiello del territorio italiano, circondato da una splendida cornice di monti e valli delle Province di Brescia e di Bergamo, ospiterà infatti The Floating Piers: il nuovo progetto di Christo che prevede la realizzazione provvisoria di un vero e proprio pontile galleggiante lungo 3 chilometri che unirà, per la prima volta nella sua storia, la sponda bresciana del lago d’Iseo con Montisola e l’Isola di San Paolo .
L’installazione dell’artista americano è finalmente completata e sarà aperta al pubblico dal 18 giugno al 3 luglio 2016; chiunque volesse potrà percorrere a piedi la passerella color oro, 24 ore su 24, gratuitamente.
Questo evento è considerato tra gli eventi più importanti del 2016 a livello mondiale.
La città di Brescia, poco distante da Milano e facilmente raggiungibile da Bergamo e Verona, conserva nel suo centro storico la testimonianza di una storia plurimillenaria. E’ una città poco conosciuta, ma che vale proprio la pena di essere visitata.
Abitata fin dall’Età del Bronzo dai Liguri, poi dagli Etruschi e verso la fine del VII secolo a.C. dai Celti, nel 27 a.C. conquistò il titolo di colonia romana. Il Foro, cuore civico e religioso della Brixia romana, era di forma rettangolare, lungo circa 139 metri e largo 40 delimitato a sud dalla curia e a nord dal decumano massimo. I lati est, ovest e sud del Foro erano cinti da un portico a doppio ordine di colonne riccamente decorato, sul quale si affacciavano numerose botteghe. La Basilica era situata sul lato meridionale del foro. Ancora visibili i resti del teatro.
Al declino dell’impero, divenne capitale di un ducato longobardo (VII sec. d. C.) con re Desiderio che fondò il Monastero di San Salvatore (oggi di Santa Giulia). Al suo interno, possiamo ammirare tre chiese e le “Domus dell’Ortaglia”, antiche ville romane.
Nei suoi chiostri Alessandro Manzoni ambientò la tragedia Adelchi, narrando di Ermengarda, la sfortunata figlia del re andata sposa a Carlo Magno re dei Franchi che poi conquisterà la città.
Proseguendo verso Piazza Paolo VI, giungiamo nel cuore della città medievale: gli importanti edifici storici che vi si affacciano sono il simbolo delle libertà civili e delle tradizioni religiose bresciane. Sul lato est si allineano il palazzo del Broletto, comprendente la torre civica e la loggia delle grida e le due cattedrali denominate Duomo Nuovo e Duomo Vecchio. Il Broletto è il più antico palazzo pubblico della città, sede delle magistrature civiche in età comunale.
All’epoca rinascimentale risale invece Piazza della Loggia. La piazza divenne subito il cuore pulsante della città sia per la sua posizione, sia per la presenza della Loggia, ultimata nel 1574 sotto la direzione di Filippino de’ Grassi, che diventerà sede della vita amministrativa cittadina negli anni. Tutto intorno alla piazza si trovano edifici cinquecenteschi in chiaro stile veneziano, mentre di fronte alla Loggia, nel lato orientale, troviamo i portici anch’essi in stile rinascimentale sormontati dalla ” torretta dell’Orologio”, denominata così per la presenza di un antico orologio del 1546.
MILLE MIGLIA HISTORYCAL CAR RACE 2014 IN THE PICTURE PIAZZA VITTORIA BRESCIA 15/05/2014 PHOTO BY MATTEO BIATTA
Con l’abbattimento all’inizio del XX° secolo del suggestivo quartiere medioevale che ha lasciato il posto a Piazza della Vittoria, inaugurata nel 1932, il tessuto storico della città viene totalmente modificato, anche se la piazza rappresenta uno dei migliori esempi di ristrutturazione urbana dell’architetto Marcello Piacentini. In questa piazza attualmente, ogni anno, a maggio, vengono punzonati i veicoli della Mille Miglia, la spettacolare rievocazione storica della più bella corsa del mondo riservata alle auto sportive d’epoca.
A conclusione di questo itinerario, è d’obbligo una visita al Castello, da cui si può godere una magnifica visita sulla città sottostante. Costruito infatti sulla sommità del Colle Cidneo e denominato il “Falcone d’Italia” per la sua posizione alta sulla città, è uno dei complessi fortificati più vasti della penisola.
Villa del Balbianello, una delle più belle e romantiche dimore sul Lago di Como, si trova a Lenno (CO) e si affaccia su un incantevole promontorio boscoso, sull’estrema punta del Dosso di Lavedo, che si immerge nelle acque del lago formando una piccola penisola.
La Loggia del Cardinal Durini, autentica meraviglia della villa, offre ai visitatori una straordinaria vista sul lago: la Tremezzina verso Nord e il bacino dell’Isola Comacina, sul lato opposto. La rosa dei venti realizzata a intarsio sul pavimento è una traccia dell’intervento novecentesco di Guido Monzino, a ricordo delle sue spedizioni geografiche in tutto il mondo. Intorno alle colonne si avvolge giocosamente un sempreverde Ficus repens.
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Costruita all’inizio del XVIII secolo, è stata frequentata da intellettuali ed esponenti del risorgimento italiano.
Nel 1974 venne acquistata da Guido Monzino, appassionato esploratore e alpinista, autore di 21 spedizioni in tutto il mondo, fra cui la prima ascensione italiana all’Everest nel 1973. La villa custodisce preziosi arredi e il Museo delle Spedizioni del suo ultimo, illuminato proprietario.
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Un curatissimo viale conduce, dal sagrato della piccola Chiesa (raggiungibile dal porticciolo, o da un elegante imbarcadero), fino alla sommità del promontorio. Lo splendido giardino che circonda la Villa è impreziosito da grandi platani potati “a candelabro” e alternati a statue che ne ingentiliscono la scenografica salita. La particolare conformazione geologica di questo terreno ostacolò nei secoli la creazione di un giardino formale “all’italiana”, così come la realizzazione di un parco romantico “all’inglese”: il Balbianello rappresenta quindi un vero e proprio unicum, il cui fascino è accentuato dalla perfetta fusione con il paesaggio lacustre che lo circonda.
La Villa Balbianello è inoltre la dimora storica sul lago di Como più amata dal cinema italiano ed internazionale. Alcune scene di famosi film come La Certosa di Parma, Casinò Royale, Star Wars, Jackpot, Piccolo Mondo Antico, Un Mese al Lago, sono state infatti girate proprio al suo interno o nello splendido giardino.
A pochi chilometri da Bergamo, immersa in una cornice naturale incantevole, si trova una delle rarissime chiese a pianta circolare in Italia: la Rotonda di San Tomè.
Edificata in epoca longobarda tra il 1130 e il 1150, probabilmente su un preesistente tempio pagano, la Rotonda prende ispirazione, con ogni probabilità, dal tempio del Santo Sepolcro a Gerusalemme ed è in stile romanico.
La rotonda si trova ad Almenno che fu corte regia longobarda e franca fino a diventare libero comune nel 1220. In seguito divenne vicariato sotto la famiglia dei Visconti fino al XVIII secolo.
Una volta entrati nella chiesa, ci si immerge in una tenue oscurità: l’oculo centrale circolare e l’apertura a forma di croce sopra l’ingresso proiettano la luce all’interno, rendendo l’atmosfera unica e rarefatta. La luce soffusa illumina l’ambiente, mettendo in risalto la pietra, le colonne, le nicchie e i matronei.
La magia aumenta durante gli equinozi, quando un raggio di sole attraversa la rotonda e colpisce il tabernacolo sull’altare, creando uno spettacolo che evoca antichi riti e simbologie sacre.
Considerata la “Perla del Lago di Como”, Bellagio è il luogo ideale per ammirare splendidi panorami, magnifici giardini e antiche ville, percorrendo strette stradine tortuose e scalottole acciottolate.
Il nostro percorso di visita inizierà dalla poco conosciuta e pittoresca frazione di Pescallo, affacciata sul ramo di Lecco e incastonata fra il verde degli uliveti e il blu del lago. Un tempo l’attività principale di questo piccolo borgo era la pesca ed ecco quindi spiegata l’origine del suo nome. Giunti nella piazzetta, il romantico panorama è davvero incantevole: un porticciolo, cui fanno da cornice alcune case storiche ricoperte di edera e stretti vicoli in cui regnano silenzio tranquillità.
Percorrendo una scalinata in salita, si attraversa il promontorio che ci conduce in pochi minuti nel borgo di Bellagio, attraversato da un lungo vicolo dove si alternano antiche abitazioni e negozi di specialità locali. Nella piazza principale possiamo visitare la Basilica di San Giacomo, uno dei migliori esempi di architettura romanico-lombarda, risalente all’XI secolo, il cui campanile era in origine una torre di difesa. Proseguendo verso il lago, arriviamo alla cosiddetta Punta Spartivento che divide i due bracci del Lago di Como: il ramo di Lecco e il ramo di Como. Il panorama è davvero incantevole.
Ritorniamo ora verso il centro di Bellagio dove si respira tutt’altra atmosfera: eleganti ville, rinomati alberghi, ristoranti raffinati e negozi di pregio. Bellagio divenne uno dei più famosi luoghi di villeggiatura internazionale, nonché la residenza di famiglie nobili e della ricca borghesia. Ne sono una chiara testimonianza Villa Serbelloni e Villa Melzi, le due splendide ville con i loro meravigliosi parchi, impreziositi da viottoli immersi nella vegetazione, piante esotiche e secolari, azalee, rododendri, rose e fiori di ogni sorta.
Come meglio terminare la nostra passeggiata con un giretto fra i negozietti tipici e poi un buon gelato, seduti comodamente ad ammirare il panorama del lago?
Città dalla storia millenaria, Milano è la capitale economica italiana, rinomata per essere anche la capitale della moda, del design e degli aperitivi. Città in cui bellezza e innovazione vanno a braccetto, Milano offre, al di fuori dei tradizionali itinerari turistici, tesori che conciliano entrambi gli aspetti.
Arrivandoci in treno, possiamo dedicare qualche minuto ad ammirare la stazione centrale dall’esterno, un vero e proprio monumento, nonché il poco conosciuto Padiglione Reale, posto al suo interno. Inaugurato nel 1931 per accogliere la famiglia Savoia, il Padiglione Reale si articola in due sale disposte su due piani: la Sala Reale e la Sala delle Armi, entrambe ornate da pavimenti intarsiati, mosaici, decorazioni marmoree e arredi storici.
Tappa d’obbligo ora è una buona colazione da Pavè, Pasticceria-Laboratorio, dove ci attendono caffè, squisite brioches, torte e pasticcini prodotti artigianalmente.
Ben rifocillati, iniziamo la nostra visita partendo dal monumento simbolo della città: il Duomo. La cattedrale, realizzata a partire dal 1386, è un indiscusso capolavoro dell’architettura gotica con la sua famosa “Madonnina” settecentesca in rame dorato. Dopo aver visitato il suo interno che è davvero spettacolare, saliamo sulle sue terrazze a piedi o con un comodo ascensore, per ammirare l’imperdibile vista sulla città.
Lasciato il Duomo, ci rechiamo ora in un altro luogo-simbolo di Milano: la Galleria Vittorio Emanuele II, ovvero il “salotto dei milanesi”. L’elegante Galleria, lunga 196 metri e coperta da un’intelaiatura di ferro e lastre di vetro, è un susseguirsi di prestigiosi negozi alla moda, ristoranti, bar e librerie. Rappresenta inoltre, il passaggio pedonale d’eccellenza che collega Piazza del Duomo con Piazza della Scala.
Il Teatro alla Scala, uno dei più celebri al mondo, deve il suo nome alla chiesa di Santa Maria alla Scala, demolita nel XVIII secolo per far spazio al teatro. Molto interessante è il Museo alla Scala, dove sono conservati abiti di scena e dipinti storici.
E’ arrivato il momento di un po’ di relax, quindi ci incamminiamo verso il Castello Sforzesco dove potremo riposarci nel bel giardino interno o al Parco Sempione. Il Castello a pianta quadrata e quattro torri è il monumento storico più importante e rappresentativo degli avvenimenti militari della città e presenta ancora tre corti: la Piazza d’Armi, il Cortile Ducale e il Cortile della Rocchetta. Al suo interno si possono visitare numerosi percorsi museali.
Proseguiamo ora verso Sant’Ambrogio per visitare il più bell’esempio di architettura romanica. Fondata da Sant’Ambrogio nel IV secolo, la basilica è costruita in cotto secondo l’uso milanese e ha un fascino davvero particolare.
Concludiamo al meglio la nostra visita con un aperitivo sui Navigli, il centro della movida milanese.
Città dell’amore per eccellenza, della musica, del teatro e della lirica, Verona può essere considerata la seconda città in Italia dopo Roma, per la presenza di resti romani ben conservati.
Iniziamo quindi il nostro percorso di visita proprio dall’Arena, il magnifico anfiteatro in Piazza Bra’, simbolo internazionale della città; l’Arena, edificata al di fuori della città, risale alla prima metà del primo secolo D.C. e in origine aveva due recinzioni. Dal 1913 ospita l’importantissimo Festival Lirico che d’estate offre spettacoli indimenticabili.
Attraversiamo ora Porta Borsari, una delle porte monumentali a difesa e celebrazione della grandezza dell’Impero Romano che insieme a Porta Leoni, invitano ad entrare nell’antico centro abitato romano.
Possiamo così percorrere l’antico Decumano, oggi Corso Porta Borsari; la via è fra le più eleganti e caratteristiche di Verona, oltre che essere una delle più esclusive per lo shopping, dopo via Mazzini, per i molti negozi di case di moda che vi si affacciano. Facciamo una sosta all’antico Caffè Borsari, davvero unico nel suo genere, dove oltre a poter gustare un ottimo caffè, ammireremo un mondo antico fatto di caffettiere, teiere, zuccheriere e varie altre suppellettili.
Proseguiamo fino all’antico foro romano, l’odierna Piazza delle Erbe con la sua bellissima fontana di Madonna Verona e ancora oggi sede del mercato cittadino, per ammirarne i palazzi e le torri di varie epoche: la Domus Mercatorum, la Casa Mazzanti con i suoi splendidi affreschi, il barocco Palazzo Maffei, la torre del Gardello con il più antico orologio di Verona e la torre dei Lamberti, da cui si gode una spettacolare vista della città e del fiume Adige.
Oltrepassato l’arco della Costa, si entra in Piazza dei Signori, luogo che rimanda soprattutto alle memorie scaligere, con gli imponenti palazzi della famiglia e quello del Capitano, nonché le bellissime Arche Scaligere, tombe monumentali di Cangrande e dei suoi familiari.
Poco distante, la Casa di Giulietta con il famoso balcone, accoglie migliaia di visitatori affascinati dalla storia di Romeo e Giulietta, i due amanti della famosissima tragedia di Shakespeare.
A pochi passi da Piazza dei Signori, si trova S. Anastasia una fra le più interessanti chiese di Verona e poco oltre, lo splendido Duomo romanico che sorge su resti di precedenti templi.
Proseguendo verso il fiume, attraversiamo il Ponte Pietra, Pons Lapideus, costruito sul punto dell’Adige utilizzato come guado dalle prime genti: è l’unico ponte romano rimasto. Il Teatro Romano, più antico dell’Anfiteatro-Arena, è un’altra delle più belle costruzioni romane da vedere a Verona. Costruito sulle pendici del colle di Castel San Pietro come naturale scenografia per la città, oggi il teatro ospita l’estate teatrale veronese.
Terminiamo la nostra piacevole visita con Castelvecchio
e la Basilica di S. Zeno.
Prima di ripartire, vale la pena fermarsi al Giardino Giusti; è uno dei più belli d’Italia ed abbellisce l’omonimo palazzo. All’origine fu progettato come giardino all’italiana e poi fu trasformato in un giardino all’inglese, cioè più paesistico che architettonico.
Cremona, in Lombardia e vicina a Bergamo, è un’antica e bellissima cittadina che sorge sulle rive del fiume Po. E’ la città della musica, di grandi pittori ed anche “della gola” grazie alle sue particolari specialità culinarie.
Considerata la capitale mondiale della liuteria, l’antica arte di costruzione del violino e degli altri strumenti a corda, la città va molto orgogliosa di questo primato perché, fra tutti gli strumenti musicali, il violino è quello che più sa toccare le corde dei sentimenti e suscitare emozioni.
Il centro di Cremona è dominato dalla splendida Piazza del Comune, un vero e proprio gioiello medievale.
Il complesso monumentale, costituito dal Battistero, dal Duomo, dal Torrazzo, dal Palazzo Comunale e dalla Loggia dei Militi costituisce uno dei più significativi esempi di architettura medievale, rimasto ancora integro in tutto il suo splendore. Il Battistero è un edificio romanico a pianta ottagonale, al cui interno è custodita la grande cisterna, coronata da una piccola statua del Cristo risorto in legno dorato.
Dedicata a Santa Maria Assunta, la Cattedrale venne edificata agli inizi del XII° secolo e rappresenta dal punto di vista artistico, uno dei principali e più insigni esempi di architettura religiosa del Nord Italia. Ma sicuramente, ciò che lascia davvero stupiti, sono gli affreschi che decorano tutte le sue pareti interne: sono così spettacolari che il Duomo viene anche definito la “Cappella Sistina” del Nord.
Il Torrazzo affianca la Cattedrale ed è la torre romanica in muratura più alta d’Italia e la terza in Europa (ben 112 metri!). Suggestiva è la salita del Torrazzo dalla cui sommità si gode uno stupendo panorama della città e del fiume Po. L’orologio astronomico del campanile, installato nel 1583, è quello originale e il suo meccanismo è tuttora perfettamente funzionante.
Il Palazzo del Comune e la Loggia dei Militi chiudono la piazza.
Famosa per essere la “Città dei violini”, è d’obbligo visitare una delle antiche botteghe di liuteria. Immaginatevi un piccolo laboratorio dove si può assistere “dal vivo” alle varie fasi della lavorazione da parte di un famoso Maestro Liutaio: profumi di legni, colle naturali e sapienza ovunque. Nulla sembra cambiato da quando Andrea Amati, a partire dal 1566, fece infatti di Cremona la capitale mondiale del violino che poi divenne ancor più famosa con gli strumenti costruiti da Bartolomeo Guarnieri e da Antonio Stradivari.
Per concludere il percorso musicale, il Museo del Violino sarà una piacevolissima visita.
Terminata la visita del Museo, per chi volesse un’esperienza unica.. assistete ai concerti che si tengono nell’Auditorium Arvedi.
Dopo tutto questo piacevole girovagare, consiglio di non ripartire da Cremona senza aver assaggiato le specialità culinarie! I Marubini ai tre brodi sono una vera squisitezza, ma che dire del Risotto al Taleggio (tipico formaggio della famiglia degli “Stracchini”) con carciofi e noci, oppure degli gnocchi al forno con ripieno di pasta di salame fresco, o ancora il Bollito misto accompagnato dalla mostarda? A voi la scelta!
Infine, invece dei souvenir, rifornitevi di Torrone e Mostarda: sono davvero ottimi.
“Villa Carlotta” è un incomparabile tesoro dove architettura, arte e natura convivono in perfetta armonia.
La sua bellezza, la posizione ed ovviamente il panorama sul lago ne fanno una tappa obbligata durante la visita del lago di Como. E’ la facoltosa famiglia Clerici a costruirla intorno al 1690 in località Tremezzo. Un edificio importante, tre piani a pochi passi dalle acque del lago e di fronte alla penisola di Bellagio, dove aprire la finestra al mattino doveva certamente fare un certo effetto. La villa passa ai Sommariva e diventa lo scrigno della collezione d’arte di famiglia. Tutto il piano terra era infatti dedicato all’esposizione di capolavori d’ogni genere. In queste sale, tra le altre, avevano trovato posto “L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta” di Hayez e “Amore e Psiche” di Canova.
Siamo nel 1850 quando Marianna d’Orange regala la villa alla figlia Carlotta, andata in sposa a Giorgio II di Sassonia. Appassionato di botanica, è a lui che si deve l’altra metà del capolavoro, ovvero il giardino botanico: fu in tale periodo che il giardino conobbe il più grande ampliamento.
I tre passaggi di proprietà influenzano fortemente anche la morfologia del parco, un angolo di paradiso che occupa ben otto ettari di terreno: con la famiglia Clerici si costituì il Giardino all’Italiana, consistente in terrazze, scalinate e alte siepi geometriche di camelie, con piante di papiro, rose e i rinomati tunnel di agrumi. Le affascinanti balaustre, che accolgono all’ingresso principale, si affacciano su incredibili scorci del lago, punteggiati da ricchi esempi di statuaria, per culminare nella centrale fontana settecentesca, un ensemble apprezzato persino da Gustave Flaubert.
Il secondo momento vede lo sviluppo del Giardino all’Inglese, la zona sicuramente più ricca di suggestioni romantiche, con il bosco di platani e di felci esotiche descritte da Stendhal, per non parlare dello stupendo scenario offerto dalla selva dei rododendri.
Il culmine di queste bellezze botaniche si tocca con i paesaggisti della famiglia Sassonia-Meiningen, che hanno trasformato la coltura delle azalee in un oceano multicolore in cui è possibile dimenticare ogni affanno.