Corenno Plinio – Lago di Como

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Una perfetta descrizione del borgo di Corenno Plinio, fatta dal caro amico Stefano Mauri, autore di “Scighera”: “Corenno Plinio è un borgo medievale, tutto sassi e gradini, alcuni scavati nella roccia viva. Il colore dominante è il grigio.

Corenno Plinio

A perfect description of the village of Corenno Plinio, by my dear friend Stefano Mauri, author of “Scighera”: “Corenno Plinio is a medieval village, all stones and steps, some of them carved out of the living rock. The dominant color is gray.

corenno - castello

I mattoni in cotto non erano usati per la costruzione se non per elementi ornamentali, volte e archi di finestre.

Terracotta bricks were not used for construction except for ornamental elements, vaults and window arches.

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Le costruzioni sono tutte in sasso ghiandone trasportato ai tempi da qualche ghiacciaio dalla Valtellina, oppure il sasso di Moltrasio, o di Perledo piatto  su due lati paralleli e quindi un mattone naturale.

All the buildings are  in “Ghiandone” stone,  transported in the distant past by some glaciers from Valtellina, or in stone from Moltrasio, or from Perledo which is flat on two parallel sides and therefore a natural brick.

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Per i muri a secco o i rivestimenti più poveri si usava invece il sasso del Massiccio del Monte Legnone, con le sue vene ferrose.

For dry stone walls or poorer coverings, the stone from Monte Legnone massif, with its ferrous veins, was used instead.

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Certo il colore non poteva essere che grigio, a volte chiaro, altre più scuro, gli intonaci in calce, i tetti in beola, pioda o lastra ma sempre di sasso.

Of course, the color could only be gray, sometimes light, sometimes darker, the plasters made of lime, the stone-roofs built in gneiss, “pioda” or slab.

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Sembra che Corenno e i paesini del lago, nelle giornate autunnali di pioggerellina, con un po’ di schighera cioè di nebbiolina, siano particolarmente tristi. A me il lago così piace moltissimo.”

It seems that Corenno and the villages of the lake, in the autumn days of drizzle, with a bit of “schighera”, that is mist, are particularly sad. I do like the lake, this way, so much.”

Dopo questa bella descrizione, posso solo aggiungere che a me il piccolo borgo di Corenno Plinio piace in tutte le stagioni. Con i miei studenti trascorriamo qui settimane bellissime: le lezioni guardando il lago la mattina, le visite degli incantevoli paesi vicini (Varenna, Piona, Bellagio, Bellano, Tremezzo, Menaggio, Lenno) e delle montagne della Valtellina e della Svizzera, la convivialità con gli amici, la tranquillità di questo luogo silenzioso e discosto dalla frenesia del turismo estivo. 

After this nice description, I can only add that I like the small village of Corenno Plinio in every season. We spend wonderful weeks with my students here: Italian classes in the morning looking out at the lake, visits to the enchanting nearby villages (Varenna, Piona, Bellagio, Bellano, Tremezzo, Menaggio, Lenno) and to the mountains of Valtellina and Switzerland, conviviality with friends, the peacefulness of this quiet place, away from the hustle and bustle of summer tourism.

terrazzo 1la nostra classe   /    our classroom
cena 1

 

tramonto

relax al tramonto
tratto da “Scighera”  https://www.amazon.it/Scighera-Stefano-Mauri-ebook/dp/B01N4SA8C9

 

 

 

 

Sulle rive del lago di Como

Sulle rive dl lago di Como

Il Lago di Como è conosciuto in tutto il mondo per le sue bellezze paesaggistiche, ma anche per le tante ville storiche che lo impreziosiscono. Poeti, letterati, musicisti e famiglie nobili amavano infatti soggiornare su questo lago grazie anche al favorevole clima mite e all’insuperabile bellezza delle sue località rivierasche, incastonate nelle Prealpi Orobie. Le sontuose dimore che si specchiano nelle acque del lago di Como, ci accolgono con spettacolari giardini, oggi per lo più visitabili. Per una visione d’insieme, la scelta ottimale è la navigazione a bordo dei frequenti battelli della Navigazione Laghi, oppure con un motoscafo o una barca a vela in  modo da poterle ammirare dal lago, potendo così scegliere quelle da visitare: alcune di queste ville sono private, ma altre sono diventate case-museo e quindi accessibili a pubblico.

battello

Iniziamo la nostra visita da Varenna, punto di partenza più comodo sia per il noleggio di imbarcazioni, sia per prendere il battello di linea.

Villa Monastero

villa monastero

Già dal nome di Villa Monastero, se ne può intuire parte della storia. Nel sito dove oggi sorge la monumentale villa ottocentesca, un tempo si trovava un monastero, attivo dal XII al XVI secolo. Acquistata dapprima dalla famiglia Mornico, nel periodo tra la seconda metà del XIX secolo e gli inizi del XX, la dimora cambiò diversi proprietari sino a passare per le mani dello Stato e poi del naturalista De Marchi. Oggi è proprietà della Provincia di Lecco e si offre ai suoi visitatori come una elegante Casa Museo dove è possibile ammirare 14 stanze arredate ed un meraviglioso giardino botanico.

Villa La Gaeta

villa la gaeta

Villa Gaeta deve il suo nome alla punta del promontorio sul quale è stata costruita.
Fu acquistato da Solone Ambrosoli nel 1851. La costruzione fu completata dagli eredi di Ambrosoli nel 1921. Nel 1940 la villa fu acquistata dai conti di Gerli.
In seguito alla recente ristrutturazione nel 2011, la villa è stata suddivisa in diversi appartamenti ad uso privato.
Nel 2006, la Villa è stata utilizzata come location per alcune scene del film Casino Royal

Villa Carlotta

villa carlotta

Questo palazzo neoclassico fu eretto alla fine del XVII secolo dal marchese Giorgio Clerici che ne fece la sua residenza estiva. Ha poi visto vari proprietari, tra cui la principessa Marianne dei Paesi Bassi, che lo regalò a sua figlia, la principessa Charlotte di Prussia, come dono di nozze nel 1850. Villa Carlotta ospita oggi un museo d’arte con capolavori di Canova e Thorvaldsen e “L’ultimo bacio dato a Giulietta da Romeo” del pittore Francesco Hayez .
Il suo parco è famoso per l’incredibile fioritura primaverile di rododendri e azalee; antichi esempi di camelie, cedri, sequoie e piante esotiche disegnano molti ambienti diversi, creati nel corso dei secoli da famosi architetti paesaggisti.

Villa Balbianello

villa balbianello

Villa del Balbianello  si affaccia su un promontorio, quasi una piccola penisola, ed è una delle più famose ville del lago. Vi pare di riconoscerla? Certo, è perché è stata scelta per girarvi diversi film, tra cui Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni di George Lucas (2002) e Casino Royale, lo 007  uscito nel 2006.
La villa, su cinque livelli, fu costruita nel 1787, su un preesistente convento francescano del tredicesimo secolo, dal ricco cardinale Durini  e frequentata successivamente dai più grandi intellettuali del risorgimento italiano. La “loggia” costruita nella parte superiore, offre una bellissima vista panoramica delle Alpi e del lago. Nell’elegante giardino terrazzato  si snodano viali che alternano statue a glicini e a grandi platani potati “a candelabro”. Salendo si trovano grandi tappeti verdi delimitati da siepi di bosso e lauro e nel parco esemplari di lecci, canfore, magnolie e cipressi, oltre a cespugli di azalee e rododendri. Alla fine del 1970, la villa fu acquistata dal conte Guido Monzino, colto collezionista e appassionato esploratore che ha portato qui le sue preziose collezioni d’arte, tra cui le incisioni del Lago di Como dei secoli XVIII e XIX, i suoi ricordi di viaggio  e una biblioteca di quattromila libri dedicati alle sue spedizioni (fu il primo italiano a conquistare l’Everest nel 1973). Monzino, che morì senza eredi nel 1988, lasciò la villa al Fondo Ambiente Italiano, da allora proprietario dell’edificio che lo mantiene nelle condizioni in cui la lasciò l’esploratore lombardo.

Villa Cassinella – Mantegazza

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Un luogo di straordinaria bellezza, tranquillità ed eleganza, Villa Cassinella è una proprietà privata e isolata sulla sponda occidentale del lago di Como. Immersa in ampi giardini perfettamente curati, la tenuta si compone della superba villa principale, di una casa a schiera con cinema e palestra e dell’incantevole Terrazza.

Villa Oleandra

villa oleandra

Ed eccoci arrivati alla villa di George Clooney: Villa Oleandra. E’ un palazzo del 18 ° secolo già presente nelle mappe di Laglio dal 1720. Nel 1834, i proprietari dell’epoca, la famiglia Stoppani, fecero una prima unificazione dell’edificio con il terreno circostante, Nel 1877 l’edificio passò alla famiglia Vitali. Nel frattempo, l’intero complesso era già stato trasformato in una villa, come dimostrato da una riproduzione del 1848. Nel XX secolo, Villa Oleandra fu venduta ad un proprietario di origine americana, la famiglia del miliardario John Heinz e poi a George Clooney.

Villa d’Este

villa d'este

Villa d’Este è considerata una delle più belle opere di arte architettonica del XVI secolo. Progettato da Pellegrino Pellegrini, famoso architetto dell’epoca, la villa è immersa in un parco con piante secolari dove è possibile ammirare il Ninfeo di Pellegrino Pellegrini, la Fontana dell’Ercole e il Tempietto di Telemaco. Nelle sue sale si possono ammirare affascinanti opere d’arte, alcune delle quali provengono dalla scuola francese, altre dalla scuola di Canova e decorazioni di Andrea Appiani.
Villa d’Este ha ospitato il meglio dell’aristocrazia europea degli ultimi centocinquanta anni, seguiti poi dalle più grandi stelle di Hollywood.

Villa Olmo

villa olmo

La famiglia Odescalchi, una delle più antiche famiglie nobili di Como, ordinò la costruzione dell’edificio al famoso architetto Simone Cantoni intorno al 1782. Voleva una sontuosa residenza che desse prestigio alla famiglia.
Il gigantesco albero che ha dato il nome alla villa non esiste più, ma il giardino all’italiana nella parte anteriore e il parco inglese nella parte posteriore sono ricchi di alberi secolari.
Nel 1925 fu venduta al comune di Como; da allora Villa Olmo è diventata un punto di incontro per le attività culturali locali.

Villa Roccabruna – Casta Diva

casta diva -

Nel XIX secolo, Villa Roccabruna era conosciuta come “Casino Ribier” dal nome della sua proprietaria, la signora Ribier, un’eccentrica sarta parigina che, a Milano sotto il dominio francese, fece una fortuna vestendo le signore dell’alta società (come Josephine Beauharnais). Secondo una leggenda, era molto libertina..
L’edificio fu poi completamente ricostruito, tra il 1906 e il 1910, su progetto dell’architetto milanese Carlo Formenti che ha ristrutturato l’antica villa, ribattezzandola Villa Roccabruna

Villa Melzi

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Questo complesso architettonico fu fatto costruire tra il 1808 e il 1810 da Francesco Melzi d’Eril Duca di Lodi. Affidò il compito all’architetto e decoratore Giocondo Albertolli, al quale chiese una villa sobria ed elegante, le cui linee e volumi semplici mettessero  ancor più in evidenza il meraviglioso paesaggio circostante. All’interno, la villa, la cappella e l’orangerie, ora trasformati in un museo storico, sono una splendida espressione di stile neoclassico e sono stati dichiarati monumento nazionale.
I giardini di Villa Melzi si estendono lungo le rive del lago.

Se vi ho incuriositi, scegliete il vostro itinerario, ricordando che il momento migliore dell’anno per visitare i giardini, è la primavera (aprile – maggio) durante la fioritura delle azalee, dei rododendri e delle rose)

azaleee

Adattato da Eccolecco, TouringClub

Varenna – Lago di Como

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Un antico borgo di pescatori sulle rive orientali del lago di Como

Il borgo, con le sue coloratissime case, è arroccato al monte dominato dalle rovine del  castello di Vezio. Dall’imbarcadero costeggiando il lago a destra si percorre la panoramica “Passeggiata degli Innamorati” che porta al centro del paese.

An ancient fishing village on the eastern shores of Lake Como

The peaceful town with its colourful houses is graciously woven into the mountain landscape dominated by the ruins of the Castello di Vezio. From the boat dock to the right a romantic walk way called “Lover’s Lane” leads to the centre.

 

Varenna vanta ville grandiose delle quali è possibile visitare i giardini con suggestivi cipressi e rare essenze mediterranee come Villa Monastero e Villa Cipressi.

The town hosts beautiful villas with manicured gardens like Villa Monastero and Villa Cipressi.

 

(Villa Monastero)                                   (Villa Cipressi)

Villa Monastero si è sviluppata sull’antico monastero cistercense femminile di S. Maria, fondato probabilmente prima del 1200, dopo che l’Isola Comacina fu distrutta dai Comaschi. Nel 1567 il convento fu soppresso e  nel 1645 venne trasformato in una villa di grande pregio e signorilità.

Nel 2003 la villa è divenuta sede museale. Il parco che costeggia il lago è lungo più di un chilometro: fioritissime aiuole disposte lungo i vialetti che degradano verso il lago, gli alti cipressi, le fiorenti palme e le altre piante esotiche, danno vita ad uno spettacolare paesaggio che vede la villa al centro di un leggiadro giardino con statue e bassorilievi.

 

Villa Monastero, as the name indicates,  was a Cistercian convent dedicated to St. Mary Magdalen. It was probably founded before 1200, after the destruction of the Island Comacina, by the Comaschi during the war between Milan and Como. In 1567, the convent was dissolved and in 1645 was completely changed into a splendid abode.

In 2003 the villa became a museum. The villa stands in a magnificent park where citrus, cypresses, pine trees and agaves grow and stretch over more than a kilometre. Statues and bas-reliefs can be admired along the paths among the numerous Mediterranean and tropical plants.

 

Meritevoli sono anche i giardini di Villa Cipressi che si trovano vicino alla Villa Monastero.

Close to Villa Monastero stands the Villa Cipressi built with splendid botanical gardens.

san Giorgio                                 (San Giorgio)

Proseguendo la visita, arriviamo nella piazza principale, dove possiamo ammirare la Chiesa  di San Giorgio e poco oltre Chiesa di San Giovanni Battista.

Continuing our visit, we arrive in the main square, where we can admire the Church of San Giorgio and just beyond the Church of  San Giovanni Battista. 

La Chiesa di S. Giorgio, consacrata nel 1313, rappresenta un perfetto esempio di architettura lombarda del XIV secolo. Strutturata su tre navate, presenta sulla facciata un rosone e un affresco raffigurante S. Cristoforo. Di notevole bellezza sono gli affreschi interni.

The Church of S. Giorgio, consecrated in 1313, is a perfect example of Lombard architecture of the fourteenth century. Structured on three naves, it has on its façade a rose window and a fresco representing St. Christopher. Of particular beauty are the frescoes inside.

 

San Giovanni Battista è una delle più antiche Chiese del Lario ed è la Chiesa madre di Varenna. Risalente all’XI° secolo, conserva al suo interno successivi affreschi del XVI secolo. Il campanile romanico è costruito verso lago, come era consuetudine anticamente.

St. John the Baptist is one of the oldest churches of the Lake and is the mother church of Varenna. Dating back to the 11th century, it houses 16th century frescoes. The Romanesque bell tower is built towards the lake, as was customary in ancient times.

 

Si gode una bellissima vista dal Castello di Vezio, raggiungibile, salendo a piedi dall’imbarcadero in ca. 30 minuti. Il castello, risalente al 1300, ospita un centro di falconeria.  Da Vezio, un piccolo agglomerato di case costruite maggior parte in sasso, si può seguire il sentiero del Viandante, antica via di comunicazione, che in ca. 1.30 ora conduce a Bellano.

You can enjoy a beautiful view from the Vezio Castle, reachable on foot (uphill) from the ferry dock in approx. 30 minutes. The castle, dating back to 1300, houses a falconry center. From Vezio, a small group of houses built mostly in stone, you can follow the trail of the Wayfarer, an ancient way of communication, which in ca. 1.30 hour leads to Bellano.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=220&v=d__TTK08_eE

 

Dopo tanto girovagare, una pausa “gustosa” è d’obbligo per poter assaggiare i tanti piatti locali come i missoltini in carpione, il risotto e filetto di pesce persico, la polenta, il lavarello, gli agoni, i formaggi e i dolci.

 

After so much wandering around, a “tasty” break is a must to savour the many local dishes such as missoltini in carpione, risotto and fillet of perch, lavarello, agoni, the different cheese and desserts.

 

Se poi voleste portare a casa qualche ricordo di questo bellissimo borgo, consiglio l’olio extravergine DOP, un olio di altissima qualità che ha ricevuto molti riconoscimenti, fra cui le “tre foglie” del Gamberi Rosso oppure il miele biologico, premiato al Concorso Nazionale Grandi Mieli di Italia.

If you would like to bring home some memories of this beautiful village, I recommend the extra virgin olive oil DOP, an oil of high quality that has received many awards, including the “three leaves” of the Gambero Rosso or the organic honey, awarded at the National Competition Great Honey of Italy.

A questo punto, non mi resta che augurarvi una buona visita!!

At this point, I can only wish you to enjoy your visit!!

 

Tratto da / adapted from: Visit Lake Como, Como e il suo lago, Vista lago

 

Villa Balbianello – Lake Como (Italy)

Villa-Balbianello

Villa del Balbianello, una delle più belle e romantiche dimore sul Lago di Como,  si trova a Lenno (CO) e si affaccia su un incantevole promontorio boscoso, sull’estrema punta del Dosso di Lavedo, che si immerge nelle acque del lago formando una piccola penisola.

La Loggia del Cardinal Durini, autentica meraviglia della villa, offre ai visitatori una straordinaria vista sul lago: la Tremezzina verso Nord e il bacino dell’Isola Comacina, sul lato opposto. La rosa dei venti realizzata a intarsio sul pavimento è una traccia dell’intervento novecentesco di Guido Monzino, a ricordo delle sue spedizioni geografiche in tutto il mondo. Intorno alle colonne si avvolge giocosamente un sempreverde Ficus repens.

Costruita all’inizio del XVIII secolo, è stata frequentata da intellettuali ed esponenti del risorgimento italiano.  

Nel 1974 venne acquistata da Guido Monzino, appassionato esploratore e alpinista, autore di 21 spedizioni in tutto il mondo, fra cui la prima ascensione italiana all’Everest nel 1973. La villa custodisce preziosi arredi e il Museo delle Spedizioni del suo ultimo, illuminato proprietario. 

Un curatissimo viale conduce, dal sagrato della piccola Chiesa (raggiungibile dal porticciolo, o da un elegante imbarcadero), fino alla sommità del promontorio. Lo splendido giardino che circonda la Villa è impreziosito da grandi platani potati “a candelabro” e alternati a statue che ne ingentiliscono la scenografica salita. La particolare conformazione geologica di questo terreno ostacolò nei secoli la creazione di un giardino formale “all’italiana”, così come la realizzazione di un parco romantico “all’inglese”: il Balbianello rappresenta quindi un vero e proprio unicum, il cui fascino è accentuato dalla perfetta fusione con il paesaggio lacustre che lo circonda.

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La Villa Balbianello è inoltre la dimora storica sul lago di Como più amata dal cinema italiano ed internazionale. Alcune scene di famosi film come La Certosa di Parma, Casinò Royale, Star Wars, Jackpot, Piccolo Mondo Antico, Un Mese al Lago, sono state infatti girate proprio al suo interno o nello splendido giardino.

 

 

 

 

 

 

Bellagio

Considerata la “Perla del Lago di Como”, Bellagio è il luogo ideale per ammirare splendidi panorami, magnifici giardini e antiche ville, percorrendo strette stradine tortuose e scalottole acciottolate.

Il nostro percorso di visita inizierà dalla poco conosciuta e pittoresca frazione di Pescallo, affacciata sul ramo di Lecco e incastonata fra il verde degli uliveti e il blu  del lago.  Un tempo l’attività principale di questo piccolo borgo era la pesca ed ecco quindi spiegata l’origine del suo nome. Giunti nella piazzetta, il romantico panorama è davvero incantevole: un porticciolo, cui fanno da cornice alcune case storiche ricoperte di edera e stretti vicoli in cui regnano silenzio tranquillità. 

Percorrendo una scalinata in salita, si attraversa il promontorio che ci conduce in pochi minuti nel borgo di Bellagio, attraversato da un lungo vicolo dove si alternano antiche abitazioni e negozi di specialità locali. Nella piazza principale possiamo visitare la Basilica di San Giacomo, uno dei migliori esempi di architettura romanico-lombarda, risalente all’XI secolo, il cui campanile era in origine una torre di difesa. Proseguendo verso il lago, arriviamo alla cosiddetta  Punta Spartivento che divide i due bracci del Lago di Como: il ramo di Lecco e il ramo di Como. Il panorama è davvero incantevole.

Ritorniamo ora verso il centro di Bellagio dove si respira tutt’altra atmosfera: eleganti ville, rinomati alberghi, ristoranti raffinati e negozi di pregio. Bellagio divenne uno dei più famosi luoghi di villeggiatura internazionale, nonché la residenza di famiglie nobili e della ricca borghesia. Ne sono una chiara testimonianza Villa Serbelloni e Villa Melzi, le due splendide ville con i loro meravigliosi parchi, impreziositi da viottoli immersi nella vegetazione, piante esotiche e secolari, azalee, rododendri, rose e fiori di ogni sorta. 

Come meglio terminare la nostra passeggiata con un giretto fra i negozietti tipici e poi un buon gelato, seduti comodamente ad ammirare il panorama del lago?

Villa Carlotta a Tremezzo

 “Villa Carlotta” è un incomparabile tesoro dove architettura, arte e natura convivono in perfetta armonia.

La sua bellezza, la posizione ed ovviamente il panorama sul lago ne fanno una tappa obbligata durante la visita del lago di Como. E’ la facoltosa famiglia Clerici a costruirla intorno al 1690 in località Tremezzo. Un edificio importante, tre piani a pochi passi dalle acque del lago e di fronte alla penisola di Bellagio, dove aprire la finestra al mattino doveva certamente fare un certo effetto. La villa passa ai Sommariva e diventa lo scrigno della collezione d’arte di famiglia. Tutto il piano terra era infatti dedicato all’esposizione di capolavori d’ogni genere. In queste sale, tra le altre, avevano trovato posto “L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta” di Hayez e “Amore e Psiche” di Canova.

 Siamo nel 1850 quando Marianna d’Orange regala la villa alla figlia Carlotta, andata in sposa a Giorgio II di Sassonia. Appassionato di botanica, è a lui che si deve l’altra metà del capolavoro, ovvero il giardino botanico: fu in tale periodo che il giardino conobbe il più grande ampliamento.
I tre passaggi di proprietà influenzano fortemente anche la morfologia del parco, un angolo di paradiso che occupa ben otto ettari di terreno: con la famiglia Clerici si costituì il Giardino all’Italiana, consistente in terrazze, scalinate e alte siepi geometriche di camelie, con piante di papiro, rose e i rinomati tunnel di agrumi. Le affascinanti balaustre, che accolgono all’ingresso principale, si affacciano su incredibili scorci del lago, punteggiati da ricchi esempi di statuaria, per culminare nella centrale fontana settecentesca, un ensemble apprezzato persino da Gustave Flaubert.

Il secondo momento vede lo sviluppo del Giardino all’Inglese, la zona sicuramente più ricca di suggestioni romantiche, con il bosco di platani e di felci esotiche descritte da Stendhal, per non parlare dello stupendo scenario offerto dalla selva dei rododendri.

Il culmine di queste bellezze botaniche si tocca con i paesaggisti della famiglia Sassonia-Meiningen, che hanno trasformato la coltura delle azalee in un oceano multicolore in cui è possibile dimenticare ogni affanno.