“È tutto un altro paio di maniche”

maniche

La scorsa settimana, durante la visita al Castello di Malpaga, ho avuto modo di spiegare l’origine dell’espressione “È tutto un altro paio di maniche”.

Questa espressione, molto utilizzata ai giorni nostri  quando si intende dire “è tutt’altra cosa”, “è tutt’altra questione”, arriva dal Medioevo. 

In epoca medievale gli abiti, soprattutto quelli femminili, avevano maniche staccabili e intercambiabili. Ciò permetteva di poter indossare le maniche adatte, a seconda delle diverse occasioni, senza dover ogni volta cambiarsi d’abito. Ricordiamo inoltre che fare il bucato era un’incombenza molto faticosa e veniva spesso risolta con l’utilizzo delle maniche intercambiabili. Avere delle maniche di scorta era infatti molto comodo e vantaggioso, in quanto erano la parte più soggetta a sporcarsi rispetto al resto del vestito.

Le maniche erano anche una chiara indicazione dell’appartenenza sociale: più raffinate erano, più alto era il ceto sociale.

In casa si potevano indossare maniche più modeste, per uscire invece si indossavano maniche più elaborate ed infine in occasione di visite particolarmente importanti oppure di feste, le dame erano solite indossare maniche riccamente ricamate e adornate con pietre preziose.

Le maniche erano anche un pegno d’amore: i fidanzati avevano l’abitudine di scambiarsele. Un gesto che equivaleva al moderno anello di fidanzamento.
In caso di rottura del fidanzamento, avveniva la reciproca restituzione delle maniche donate in precedenza. Il gesto certificava una situazione nuova: si era liberi di prendere una nuova direzione di vita. Allora, appunto era il momento di “un altro paio di maniche”.